Miopia

La miopia è un difetto di refrazione per cui i raggi luminosi che provengono da un oggetto posto all’ infinito, invece di localizzarsi sulla retina, si concentrano in un punto anteriore alla retina stessa.
Il bulbo oculare è più lungo della norma. La sua crescita si arresta in concomitanza alla fine del periodo di crescita dell’ individuo.
L’ effetto risultante è una visione sfocata a distanza.
Il miope vede bene per vicino e male in lontananza.
Un discorso a sé stante va fatto per la miopia elevata o degenerativa (oltre le 7 diottrie), in cui il bulbo oculare può continuare ad allungarsi durante tutto il corso della vita, determinando una continua progressione della miopia. Alla miopia elevata si associano spesso, inoltre, alterazioni retiniche e patologie oculari che possono compromettere la vista.

Ipermetropia

L’ipermetropia è un difetto di refrazione per cui i raggi luminosi che provengono da un oggetto posto all’ infinito, invece di localizzarsi sulla retina, si concentrano in un punto posteriore alla retina stessa.
Il bulbo oculare è più corto della norma.
L’ ipermetropia lieve nel giovane viene compensata dall’accomodazione, ovvero dalla capacità del muscolo ciliare di adattare il cristallino in modo da vedere normalmente seppur in presenza di tale difetto di refrazione.
L’ ipermetropia elevata non riesce ad essere compensata e l’effetto risultante è una visione sfocata per lontano e per vicino.

Astigmatismo

Alterata curvatura del cristallino, della cornea o di entrambi, che comporta una visione sfuocata da lontano e da vicino.
Quando elevato e irregolare può essere correlato allo sviluppo di patologie corneali, quali il cheratocono.

Presbiopia

Consiste nella riduzione della capacità visiva da vicino, che subentra di solito dopo i 40 anni, più precocemente in quei pazienti che di base sono ipermetropi.
Comporta l’ utilizzo dell’ occhiale da vicino.
Di recente sono state introdotte in commercio lenti a contatto che consentono una buona visione sia da lontano che da vicino.